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Yeshua

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LA CROCE DI SPINE

Ritorna al capitolo: L’omicidio in occasione del quale fu arrestato Barabba - Gli anni del Testimonium Favianum, di Cristo e di Giovanni il Nazireo- Il complotto- La resurrezione nei Vangeli

Note al Capitolo 9 (sono presenti le sole note richiamate nelle parti pubblicate)

21) Ant. Giud., XX: 186, 187. 

22) Gv., 18:3. “Giuda dunque, presa la coorte e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, andò là con lanterne, torce e armi.”. 

23) V. cap. 5. 

24) Lc., 22:51. 

25) Idem, 21:37. “Di giorno Gesù insegnava nel tempio; poi usciva e passava la notte sul monte detto degli Ulivi”. 

26) Mc., 14:13; Lc., 22:10. 

27) Mt., 21:2, 3.

28) Pilato, ad esempio, durante gli anni nei quali rivestì la carica di prefetto imperiale, adottò spesso un pericoloso atteggiamento di arroganza e superficialità. Un episodio in tal senso significativo fu quello dell’imposizione delle insegne imperiali nel tempio.

29) Svetonio, Vite dei Cesari, Claudio, 38. 

30) Gv., 12:13. 

31) Idem, 19:15. 

32) Mt., 27:25.

43) Il numero, riferito alla versione in italiano, è indicativo e può variare leggermente da una traduzione all’altra.  

44) Ant. Giud., XVIII:83, 84. 

45) Tacito, Annales, II:85. 

46) V. cap. 1 dove, sulla base di riscontri storici, è stata fissata la data di morte di Giovanni Battista tra il 34 e il 36 d.c. Poiché, stando ai Vangeli, il Battista morì prima di Gesù, bisogna ritenere che quest’ultimo in quegli anni fosse ancora vivo, anche perché, diversamente, sarebbe imbarazzante pensare che il popolo, addebitando la sconfitta di Antipa avvenuta nel 36 al “castigo divino” per la morte del Battista, si fosse già dimenticato dell’ingiusto supplizio inflitto al messia anche per colpa di Antipa (secondo Luca). Tuttavia, anche l’esistenza in vita di Gesù tra il 34 e il 36, oltre a contraddire il Testimonium Flavianum che colloca la vicenda di Cristo in vistoso anticipo su quella del Battista, è in palese contrasto con la cronologia della Chiesa secondo la quale la crocifissione avvenne intorno al 30 d.c. 

47) Filone Alessandrino, Legato ad Caium

48) Lc., 23:2. 

49) Ant. Giud. XVIII:85- 95. 

50) Idem, XVIII:94. Durante gli anni nei quali la veste rimase in consegna ai romani, si consentì che la stessa fosse temporaneamente affidata al Sommo sacerdote soltanto per pochi giorni durante la celebrazione delle principali festività, al termine delle quali doveva essere riconsegnata alle autorità nello stesso edificio dal quale era stata prelevata.

51) Cuspio Fado rivestì la carica di procurator e non di praefectus, come i suoi predecessori succedutisi durante il periodo nel quale il territorio fu una semplice provincia (6 d.c.- 41 d.c.).

52) Ant. Giud., XX, 7. L’episodio dimostra che le visite dei Legati di Siria a Gerusalemme avvenivano sempre per motivi gravi e con l’appoggio di forze militari. Per questo motivo è realistico pensare che anche la visita di Vitellio nel 36 d.c. non avvenne per motivi di “turismo” ma per i gravi fatti accaduti in occasione del “colpo di stato” tentato da Giovanni di Gamala e per porre rimedio, con il provvedimento di detassazione dei prodotti agricoli, alla grave crisi economica (che i falsari delle Antichità Giudaiche e degli Atti degli Apostoli tentarono di posticipare di un decennio) che aveva favorito l’insorgenza della ribellione.

53) Idem, XV:409.

54) Guerra Giud. II:444.

55) Secondo quanto riferito in Ant. Giud., XVIII:85- 89, Pilato, su istanza del senato dei samaritani, sarebbe stato rimosso dal suo ufficio ed inviato a Roma a seguito dell’incauto attacco contro un’innocua adunata di samaritani recatisi sul monte Garizin su invito di un “bugiardo” che promise di mostrare loro “il sacro vasellame, sepolto là dove l'aveva deposto Mosé.”. La tempestività e lo zelo con i quali Pilato agì in tale circostanza, con il supporto di un distacco di cavalleria e di soldati con armi pesanti, possono essere spiegati soltanto alla luce di una recente sonora “lezione”, quale ad esempio quella che dovette subire per il temporaneo successo di Giovanni nella presa di Gerusalemme, così scioccante per il prefetto da indurlo, in presenza di circostanze apparentemente simili, ad attaccare ancor prima di capire la vera natura del raduno. L’episodio dei samaritani, simile ad un incidente diplomatico, fu senz’altro ritenuto grave in quanto gli stessi erano considerati vicini ai romani: esso, tuttavia, non dovette essere molto di più di “una goccia” che fece “traboccare il vaso”, non apparendo la rimozione di Pilato sufficientemente giustificabile per il solo comportamento assunto nell’episodio in questione.   

56) Lc., 3:1, 2: “Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria,…”. Luca, circostanziando temporalmente la vicenda di Giovanni il Battista, fornisce un riferimento cronologico preciso anche per quella di Gesù, a questa pressoché coeva. Tuttavia l’Evangelista, preso dall’obiettivo di retrodatare entrambe le vicende per allontanarle dagli anni dell’escalation messianica, non si preoccupò di sfidare ogni logica indicando i due Sommi sacerdoti Anna e Caifa come contemporaneamente in carica!

104) Gv.,  3: 1-2.

105) Idem, 19:38- 39.

106) Mt., 27:59.

107) Lc., 8:3.

108) Idem, 24: 10.

109) Gv., 18:15, 16.

110) Idem, 19:33.

111) Mc., 15:44.

112) Baigent M., Leigh R. Lincoln H., Il Sacro Graal, cit. pg. 380.

113) Lc., 23:49.

114) Gv., 19:41.

115) Le conclusioni formulate non possono essere considerate “sensazionalistiche”, visto che esse sono riportate anche nel testo coranico, ritenuto sacro presso i fedeli della religione più diffusa la mondo.

116) Gv., 19:30.

117) Sull’uso romano di lasciare il cadavere del condannato sul patibolo esposto a corvi ed avvoltoi cfr. H. Cohen., Trial and Death Jesus, pg. 238, cit. in in Baigent M., Leigh R. Lincoln H., Il Sacro Graal, cit. pg. 379; L. Cascioli, La Morte di Cristo, cit., pg. 110.

118) Gv., 19:34.

130) Mt., 28:1- 19; Mc., 16:1- 20; Lc., 24:1- 53; Gv., 20:1- 31.

131) Lc., 13:53.

132) Gv., 20:19- 21:24.

133) I Cor., 15:6.

134) Lc. 24:42, 43.

135) At., 1:3.

136) P. Rodriguez, Verità e menzogne della Chiesa cattolica, Editori Riuniti, 2004, pg. 123.